La Valle dell’Aso, situata nella regione Marche, ha conservato immutato l’aspetto del “bel paesaggio” di origine medioevale: una fitta rete poderale con case coloniche sparse, un territorio dai mille colori della natura, con scenari suggestivi per ogni stagione dell’anno: dalle brillantezze invernali dei monti Sibillini innevati con l’esaltazione dei toni del bianco, le dolci colline che scendono fino a valle le quali in autunno si colorano con caldi colori del giallo, dell’ocra e del marrone mentre in primavera i bellissimi frutteti con i suoi fiori, dai colori tenui del rosa e del bianco, inebriano l’aria di un profumo solare; fino ad arrivare all’azzurro intenso dell’estate e del mare con le sue splendide spiagge dorate. I paesi presenti lungo la Valle hanno raccolto e conservato nei secoli il meglio delle risorse (storia, tradizioni, arte), che danno vita ad un museo diffuso ancora tutto da scoprire. Una Valle restata ai margini dello sviluppo caotico degli ultimi anni, conservata pressoché intatta, uno spettacolo di rara bellezza per chi sa apprezzare i valori ambientali, storici, artistici e per chi vuole rivivere gli antichi sapori e usanze di un tempo. In mezzo a questo scenario incantato si trova Ortezzano.
Ortezzano | Monterinaldo | Carassai | Montalto delle Marche | Offida | Torre de Palme | Fermo | Ascoli Piceno | Loreto | Recanati | Macerata | Genga
Ortezzano ha origini remote, nel territorio sono presenti tracce etrusche e, soprattutto picene. Il suo nome ha avuto diverse interpretazioni come, Ortempianum, Ortentianum, Ottazzano. Da Utricinum può derivare il significato di fortezza, c’è chi vede invece un riferimento ad un nome gentilizio possessore di un podere, Hortensius Utricinum. Fu distrutta dai Romani nel 269 a.C. Passate le invasioni barbariche fu soggetta ai Farfensi nei secoli IX-XIII. Ortezzano con la sua torre ghibellina a pianta eptagonale, che domina il paese, le sue chiese, le fonti, le porte è un insieme armonico fatto di storia, arte e tradizioni millenarie che lo caratterizzano, qui si possono trovare ancora antichi valori e usanze rurali: le feste paesane da vivere con gioia ed allegria insieme alla semplicità e cordialità degli ortezzanesi, come la conosciutissima festa del vino, che si svolge nei vicoli del bel centro storico, dove si può assistere alla rievocazione antica della pigiatura. La bellissima infiorata dedicata alla Madonna del Soccorso, durante la notte gli infioratori tappezzano le stradine del paese con mosaici di fiori per accogliere, il giorno seguente, la processione ultracentenaria. L’enogastronomia fatta ancora tutta di genuinità con le sue prelibatezze che l’abilità culinaria locale mette a disposizione. Vai al sito del Comune
Festa Religiosa | S. Maria del Soccorso con infiorata | Giugno |
Sagra | Sagra dell’agnello | Luglio |
Sagra | Il Leccabaffi | Agosto |
Festa popolare | Festa del vino con rievocazione storica della pigiatura | Secondo sabato e domenica di settembre |
Altitudine 475 m s.l.m.
Sul fianco di un’alta collina a sud dal centro abitato, in località La Cuma, sono visibili i resti (Tempio e Porticato) di un monumentale Santuario di età Tardo-Repubblicana (II sec. a.C.). E’ uno dei complessi Cultuali Ellenistici di eccezionale importanza Storica-Artistica della Regione. Non è chiaro a quale divinità esso fosse dedicato, ma la presenza di un pozzo e canalette di un impianto idrico, fanno ipotizzare a rituali della Sanatio legati alle acque. Per il contesto storico-archeologico esiste l’ipotesi che sia la città di Novana centro citato da Plinio, la cui posizione geografica non è stata ancora individuata. Vai al sito del Comune
Sagra | Sagra della bistecca di castrato | 14/15 Agosto |
Altitudine 365 m s.l.m.
A 4 Km. Dal centro di Carassi si erige il Castello di Rocca Monte Varmine, di origine Longobarda costruito nel sec. XIV sui resti dell’antico Maniero del sec. X. Conserva mura poderose e salendo sulla sua alta torre, con merlature Ghibelline munita di Arciere e Piombatoi, si ha una visione panoramica su tutto il territorio circostante della Valle dell’Aso. Il castello di guardia era una grossa fattoria fortificata e non una abitazione signorile, ed è l’unico in tutto il Piceno che si conservi per intero. All’interno si trovano il cortile e la Chiesa di San Pietro dove originariamente era conservato un Crocifisso attribuito a Vittorio Crivelli. Nel secolo scorso vi è stata rinvenuta la “Bombardella Manesca” datata 1341: la prima arma da fuoco maneggevole conosciuta. Vai al sito del Comune
Mercato tipico: | Fiera di S. Angelo in Piano | Seconda domenica del mese |
Sagra: | Sagra della salsiccia alla brace | Ferragosto |
Altitudine 513 m s.l.m.
Patria del Pontefice Sisto V, Nato nel 1521 col nome di Felice Peretti, da umile famiglia contadina di Montalto delle Marche. Il giovane Felice a 10 anni entra nel convento di San Francesco delle Fratte di Montalto. Nel 1570 è nominato Cardinale, (Cardinal Montalto), sarà Papa dal 1585 al 1590 l’anno in cui muore. E’ ricordato come uno dei più grandi Papi per la sua energia e determinazione nel portare al successo le sue imprese. Il poeta romano Belli disse: < Fra ttutti quelli c’hanno avuto er posto de vicaj de Dio, nun z’è mai visto un papa rugantino, un papa tosto, un papa matto uguale a Papa Sisto V. Porta il suo nome il famoso “Mulino Sisto V” del sec. XVI di grande interesse storico, un tempo alimentato dall’acqua corrente del fiume Aso, si trova ai piedi di Montalto Marche in località Contrada Lago. Non macina più da tempo, ma testimonia una storia importante e si mostra solido e perentorio da assomigliare più ad una fortezza. Vai al sito del Comune
Sagra | Novalia | Primo sabato e domenica di agosto |
Altitudine 293 m s.l.m.
L’arte del Merletto a Tombolo è una delle forme di artigianato più note nelle Marche ed è una tradizione che si tramanda da almeno cinque secoli, da madre in figlia: un paziente lavoro manuale dell’intreccio dei fuselli sul cuscino (tombolo). Le prime testimonianze storiche dell’uso del tombolo a fuselli, per la realizzazione dei pregiati merletti, risalgono al Cinquecento, e nel 1600 il merletto offidano era famoso per la ricercatezza e per la qualità. Oggi, specie nei mesi estivi, girando per le strade di Offida, si possono vedere merlettaie che lavorano al tombolo di fronte all’ingresso della propria casa, proprio come è accaduto per secoli. Su una rupe che la isola dal paese, sorge la maestosa struttura della Chiesa di Santa Maria della Rocca (XIV sec.) di forme romanico-gotiche, la sua costruzione si deve al Maestro Albertino che la eresse nel 1330. All’interno si conservano affreschi dei secoli XIV – XV e nella cripta quelli trecenteschi del Maestro di Offida. Vai al sito del Comune
Festa popolare: | Le Cove festa del grano di antica tradizione contadina | Agosto |
Sagra: | Sagra del Chichì ripieno (focaccia in pasta di pane sottile farcita) | Prima domenica di Agosto |
Mercatino: | Mercatino dell'antiquariato | I venerdì di Luglio ed Agosto |
Altitudine 120 m s.l.m.
Centro collinare sorto nell’alto Medioevo ad opera dei Monaci Eremitiani di S. Agostino. La posizione e la struttura ben conservata le conferiscono un particolare fascino. Si affaccia sul mare quasi come una falesia offrendo uno stupendo belvedere. Tra le strette vie, gli archi, i sottoportici, le piazzette fiorite e gli infiniti scorci, meritano una visita la Chiesa di S. Maria con opere di pittori marchigiani del XIV e XV sec. e la Chiesa Parrocchiale S. Agostino con polittico di Vittore Crivelli. Vai al sito del Borgo
Mostra: | Mercatino dell'antiquariato | Tutti i martedì di Luglio e Agosto |
Altitudine 320 m s.l.m.
Fermo è città nobile e di antichissime origini ricca d’arte e di cultura, oltre venti secoli di storia sono racchiusi fra le mura millenarie. Capolavori architettonici, santuari della cultura e della fede: le vestigia delle antiche civiltà, l’impianto urbanistico complessivo intatto nel suo aspetto rinascimentale, le caratteristiche vie del centro, i palazzi nobiliari possenti con eleganti portali, le tante chiese e campanili, la ricca biblioteca, il teatro storico ed i musei con preziosi cimeli. Avventurarsi nei suoi vicoli attraverso cerchi e gironi è uno spettacolo di rara bellezza da visitare. Vai al sito del Comune
Mostra mercato | Mercatino dell'artigianato e dell'antiquariato | tutti i giovedi di luglio e agosto |
Sfilata con costumi medioevali | Cavalcata dell'Assunta: patrona della città | 14 -15 agosto |
Altitudine 154 m s.l.m.
Ascoli Piceno ha origini antichissime, il suo passato plurimillenario (esisteva prima di Roma) è tutto scritto nei resti, nelle testimonianze rimaste a sfidare i secoli, un autentico museo all’aperto che comprende gli stili delle varie epoche che va dal Medio Evo al Rinascimento. E’ presente il passaggio dell’età romana a quella medioevale nelle vie strette e contorte chiamate Rue, nelle sue porte che danno i nomi ai Sestieri della Quintana, i templi, i palazzi, le torri (Ascoli città delle Cento Torri) e nella famosa Piazza del Popolo ritenuta una delle più spettacolari d’Europa. Visitando la città ci si rende conto di quale storia e atmosfera intende rievocare la “Quintana”, nome legato alle crociate, con cui si chiamava il simulacro, il fantoccio di un guerriero. Leader nelle manifestazioni delle Marche, in tutto il mondo chiamata a dare spettacolo con i suoi personaggi, figure, sbandieratori e musici, un’immagine dell’antica Cavalleria del Quattrocento. Vai al sito del Comune
Manifestazione storica | Quintana | Luglio e Agosto |
Città in forma di Santuario della Santa Casa di Nazareth
Capitale del culto Mariano, il borgo è famoso nel mondo perché all’interno della Basilica si conserva il Santuario della Santa Casa dove la Vergine Maria ricevette l’Annunciazione. La storia inizia nel sec. XIII con l’arrivo della casa da Nazaret, secondo la tradizione traslata dagli angeli il 10 dicembre 1294. Gli studi recenti delle pietre e dei graffiti confermano l’autenticità della Santa Casa. Hi del mondo, è stato visitato da circa 200 santi e beati, e da numerosi Papi. Vai al sito del Comune
Rappresentazione | Carnevale Storico Offidano | Settembre |
Sagre, rievocazioni e spettacoli vari | Corsa del Drappo | Agosto |
Incontro dei giovani di tutte le Nazioni | Agorà dei giovani del Mediterraneo | Ogni anno a Settembre |
Altitudine 296 m s.l.m.
Recanati vive nel ricordo del celebre Poeta: strade, piazze e torri evocano suggestioni leopardiane. Partendo dal settecentesco Palazzo Leopardi, casa natale del poeta, ancor oggi abitata dai suoi discendenti è ubicata in piazza “Sabato del Villaggio”. L’esposizione di oggetti e manoscritti dello scrittore consente di ripercorrere la vita; la ricca biblioteca del padre, di comprenderne la formazione. Di qui un percorso segnalato conduce fino al Monte Tabor, il celebre “Colle dell’Infinito”. L’antica città, ha raccolto anche l’eredità del tenore Beniamino Gigli e del pittore Lorenzo Lotto. Vai al sito del Comune
Mercato: | Mercatino dell'Antiquariato | Ogni primo sabato e domenica del mese |
Altitudine 315 m s.l.m.
Lo Sferisterio di Macerata è una delle opere architettoniche più significative del tardo Neoclassicismo europeo, progettato nel 1823 dal giovane architetto Ireneo Oleandri di San Severino Marche. La particolare forma dell’edificio, con pianta a segmento di cerchio, fu studiata per adattarsi alla destinazione d’uso originaria: attività ginniche della prima metà dell’800. Agli inizi del 900 fu oggetto di intervento di restauro e sistemazione, per trasformare l’edificio adatto ad accogliere rappresentazioni liriche. Nel 1921 l’Aida di Giuseppe Verdi fu la prima opera ad essere rappresentata all’interno della rinnovata struttura teatrale. L’interno è impressionante, un’immensa arena di 90×36 metri, ha una capienza di 3000 persone e l’armonica struttura garantisce una perfetta visibilità e un’insuperabile acustica. Oggi lo Sferisterio è noto per la stagione estiva dell’opera, chiamata “Macerata Opera”, e sin dal 1967 l’Arena propone stagioni liriche con spettacoli di grande qualità e con artisti prestigiosi, tra cui, Placido Domingo, Montserrat Caballè, Rayna Kabaivanska, Ken Russel e Josef Svoboda, oltre all’indimenticabili Luciano Pavarotti. Vai al sito del Comune
Altitudine 296 m s.l.m.
Genga è conosciuta per le Grotte di Frasassi che fanno parte di un grandioso complesso ipogeo che si estende per circa 18 Km e si trova ad Ancona. Scoperte nel 1971, sono divenute una delle più importanti attrattive delle Marche, già visitate da oltre 10 milioni di persone provenienti da tutti i continenti. Il percorso è esaltante e l’illuminazione accentua le forme e i colori delle concrezioni: stalattiti intarsiate, gigantesche stalagmiti, laghetti serrati tra arabeschi di cristallo, lance di alabastro che pendono dalle volte, un itinerario sotterraneo che è stato definito uno dei più belli del mondo. Significativi sono i nomi attribuiti ai singoli scenari per il loro aspetto: Abisso Ancona (240 m di altezza); Sala 200 (lunga 200 m) o dell’Obelisco (una stalagmite centrale di 15 m di altezza); Canyon (simile a quelli del Colorado). Il Consorzio di Frasassi propone il turismo speleologico: un nuovo e affascinante viaggio all’interno delle Grotte. Dotati del vestiario e all’attrezzatura e accompagnati da esperte guide, si ha l’occasione di ammirare nuove magnifiche sale nascoste allo sguardo del normale visitatore e di vivere per un giorno la straordinaria esperienza dello speleologo. Vai al sito del Comune
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